martedì 25 settembre 2007

Cosa mi metto in saccoccia (/1 ?). Impressioni post-BarCamp

Primo (ma forse non ultimo) post sul non-ritrovo di non-conferenze di blogger in Ghirada …

Web “duepuntozero”. E poi social-network, blog cooperativi, aziendali, blog e marketing. Senza dimenticare Twitter e OpenId. E blog come testate di informazioni. Due giorni al Ghirada BarCamp e la mia mente si è riempita. Non solo di parole nuove, sarebbe riduttivo. Di volti, di spunti, soprattutto. Social network è stata la base, la cornice, il contenuto: ovvero l’arte di costruire relazioni, esperienze, conoscenze attraverso i nuovi strumenti partecipativi. Attraverso la rete, diventare la rete. Forse nessuno capisce bene ancora cosa sia questa nuova “bestia”, quali confini abbia, e se ce ne siano. Ci si interroga, lo si fa ai BarCamp, e si costruisce la realtà, reale e virtuale. Si mettono le mani in pasta.

Come il sito Alcamo.it, blog collettivo, ex-portale, ‘supervisionato’ da Vincenzo Caico. Trenta autori, ma quasi nessuno di loro è giornalista. Scrivono di questo piccolo centro poco distante da Palermo, dei suoi problemi, iniziative, tendenze. A volte pubblicano notizie prima dei media tradizionali. Qualcuno li ha definiti, nei commenti, “la parte più limpida della città”. Danno notizie, fanno notizia. Sono utili.
Non oso chiamarlo CitizenJournalism (qualcuno di mia conoscenza avrebbe da ridire, e sarei pure d'accordo). Però è una cosa piccola e allo stesso tempo grande, che fa pensare a come sta già evolvendo ed evolverà il modo di fare giornalismo.
A chi fosse interessato, consiglio di farsi un giro pure su Gorizia Oggi: una giornalista - Annalisa Turel - , un blog. Scrivere, editare, pubblicare. In modo semplice, ma soprattutto con notizie che arrivano prima dei media tradizionali, se non in tempo reale.
Ecco, mi piacerebbe capirne un po' di più. Capire se è uno dei futuri possibili, praticabili. A livello tecnico, i mezzi ci sono. Un giornalista capace, professionale, può sperare di esercitare così la professione? Si può “vivere di notizie” in questo modo?
Vincenzo Caico, che conosce Annalisa Turel, racconta che alcuni sponsor sostengono il sito. Può bastare?

Lascio aperte le domande. Ovviamente, non è finita qui :-P

4 commenti:

LB ha detto...

Ciao Mauriz, sono finalmente tornato nell'Agordino, dove ho la connessione non stop e posso riprendere a seguire i blog che m'interessano.
In questo post ti devo prendere "in castagna" .. la Turel l'hai chiamata Alessandra, la seconda volta .. cos'è? una sindrome mastelliana? ;-)
Luigi

Gorizia oggi ha detto...

Uh, però hai corretto...
In effetti Vincenzo ha ragione, qualche sponsor ce l'ho: attendo anch'io di vedere se si tratta di un futuro praticabile

Mauriz ha detto...

@Luigi: Ops! Ora ho corretto! Mi spiace :-( ...sicuramente non è una sindrome mastelliana, anche perchè non c'era nessuna malizia.
@Annalisa: mi scuso per la svista e ribadisco che questo "esperimento" mi incuriosisce molto!

Gorizia oggi ha detto...

Figurati! stavo scherzando... Effettivamente anche a Gorizia sta suscitando abbastanza curiosità