Prendo spunto da questo blog per appuntare su questo trabiccolo virtuale dov'ero io l'11 settembre 2001. Un post piccolo, perchè è poco importante dove fossi io in quel momento. Ma credo sia più importate, per tutti, ricordare il modo in cui ci ha investito la notizia e le sensazioni che ne sono nate.
Per me è stata una cosa "a scoppio ritardato". Come l'onda del Vajont quando ha scavalcato la diga, più o meno: prima, si racconta, è arrivata una massa d'aria potentissima, incanalata nella valle e spinta dal movimento dell'acqua. Una massa d'aria che è arrivata come vento pesante nelle strade di Longarone, senza però che la gente riuscisse ancora a capire cosa stava per succedere.
Io l'11 settembre 2001, nel primo pomeriggio, ero in piazza dei Signori, a Treviso, con delle amiche. Stavamo guardando le vetrine di una libreria con orario continuato, forse per farci venire l'idea per un qualche regalo. A una delle mie amiche è arrivato un sms da sua sorella, con la notizia dell'attacco alla prima torre. Un sms pesante come la massa d'aria del Vajont.
Ma io, lì per lì, complice forse l'assenza di dettagli precisi, non ci ho dato troppo peso. "Sarà un altro di quegli innumerevoli bisticci tra stati che si pestano continuamente i piedi. Sarà il solito mitomane", ho più o meno pensato.
Poco dopo sono tornata a casa. Ho acceso la tele.
Non era il solito mitomane.
E le immagini della tv mi hanno investito come l'onda del Vajont.
E voi, dove eravate?
martedì 11 settembre 2007
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