mercoledì 28 marzo 2007

stage e pubblicità

Allora allora,
sveliamo questo mistero, visto che ormai la notizia è girata e la sa mezzo mondo.

Object: giugno-luglio-agosto. Dove li passerò?
Alle dipendenze della redazione di Rainews24, Saxa Rubra, Roma.

Commenti? nessuno, se non: :-D ...e... :-@

aspetto chiunque voglia passare a trovarmi, obviously!

E già che siamo in tema di pubblicità e autopromozioni:
su LaSestina(>Master> video del master) è sbucata la mia prima videonotizia.
E' proprio quella girata nel giovedì raccontato nell'altro post. La famosa banca per gli immigrati aperta da Unicredit in viale Jenner. Si può selezionarla da qui.
Il tema è interessante. Magari ne riparliamo prossimamente.
Intanto sto lavorando su altre immagini...

Altre cose: fra un po' arriverà il quarto numero di MM, il mensile. Numeri arretrati, vous les trouvez ici.

Sperando di aver tempo per scrivere qualcosa di un po' più serio e interessante, e non semplici avvisi da bacheca, saluto i miei 15(00) lettori.. e magari fossero almeno 15!

augh.

venerdì 23 marzo 2007

farfalle e tornados

il tornado non c'è stato, ma la farfalla che stava per scatanarlo sì. era un pesce d'aprile anticipato.

giovedì 15 marzo: Milano, viale Jenner. Proprio di fronte alla moschea-garage, epicentro del caso Abu Omar, Unicredit ha aperto un'agenzia dedicata agli immigrati...bene, si va a fare una bella webnews da un minuto. la mia compagna di sventure ed io, per l'occasione apprendista operatore video.

poi, sulla via del ritorno, dopo aver anche messo il naso dentro alla famosa "moschea" (e che puzza!), scatta l'idea ... e parte un sms di questo genere al caporedattore del master:

"stiamo tornando. abu omar è tornato in viale jenner. abbiamo le riprese. abbiamo lo scoop"

come dire che ci sembrava palese che fosse una bufala.

poi arriviamo al master. tutti riuniti per incontro con il coordinatore generale. ma l'importanza del personaggio non ha impedito a tutti di andare fuori di testa. dai resoconti a posteriori dei "colleghi" praticanti capisco che:
il caporedattore si alza di scatto, verifica l'Ansa (:-@), lo dice ad un altro tutor giornalista. Che rientra in aula urlando, più o meno: "Abbiamo lo scoop dell'anno. Mo' lo rivendiamo alla stampa per almeno 500mila euro!"

tutti impazziti. un altro stava per chiamare guido olimpio. e forse la digos.

noi intanto arriviamo beate. col sorriso sulle labbra. peccato che a momenti ci linciano.

... però è stato troppo divertente.

prometto che non lo facciamo più.

speriamo che ai tutor gli sia già passata. e intanto mi immagino già la digos all'opera e guido olimpio sul posto. in un viale jenner di una calda mattina di marzo, dove comunque in giro c'era poco più di un cane. sai che robe poi.

Morale: ...pericoloso il circuito delle notizie. leggere bene le avvertenze e maneggiare con cura.

i sociologi etnometodologi avrebbero apprezzato.

giovedì 22 marzo 2007

vacanze romane

e magari fossero vacanze. invece sono i tre mesi di stage previsti dal master. il primo stage. LO stage. Per ora dico solo che sarà a Roma, e non svelo la testata.

Urge trovare cuccia.

Sono troppo contenta, anche se, pensandoci, quasi quasi mi spaventa.

lunedì 19 marzo 2007

Se una domenica sera a San Babila...

PS (all'inizio, tanto per fare gli originali): è tutto vero, niente di inventato. Mi pare fosse una sera di febbraio, al massimo di fine gennaio ...

Una strana signora alla fermata dell’autobus. “Perché, Milano vi sembra una metropoli? Guarda: è domenica sera e siamo in quattro gatti in giro”. San Babila sembra un avamposto del far west, in effetti. Le transenne coprono l’incrocio che costringe il nostro bus a fare un giro strano, e a metterci più tempo per raggiungere la fermata dove lo aspettiamo Ninfa ed io, in via Borgogna. In giro: nessuno. La signora ha un cane. Stretto, al guinzaglio. Di razza, sicuramente, e da caccia. Bianco con delle chiazze marroni. Milanese verace, come lei.

“Lo vede quel palazzo lì di fronte? È perché adesso lo hanno verniciato e sembra decente. Ma come architettura è poco più di una casa popolare. Lo hanno fatto dopo la guerra. Dopo che avevano bombardato la città…anche se non ce ne era bisogno. E chi l’ha bombardata? Ma gli americani!! Quelli che insieme ai grattacieli ci hanno portato la Coca Cola, le droghe strane, il rock ‘n’ roll e la Pepsi. E adesso vogliono pure fare una base a Vicenza? Ma sono matti? Ma non si rendono conto che la guerra è finita da settant’anni? Io spero che i cittadini di Vicenza si oppongano e si ribellino!… ho sentito che avrebbero fatto dei carotaggi sotto alla ‘futura’ base: e se poi ci nascondono le armi sottoterra?”

Per essere tra i pochi in giro la domenica sera, si direbbe che la signora è bella vispa. “Vede lì? Quando ero piccola lì non c’erano quei grattacieli. C’era un ponte , e il naviglio che ci passava. Con l’acqua così pulita che le donne ci facevano il bucato e tu la potevi bere. Milano era un città d’acqua. Sì, una città d’acqua. Non ci crede? Piccola, sviluppata intorno a un centro. Con le vie strette che d’estate non ci entrava il sole e rimanevano fresche. E adesso com’è d’estate? Si sprofonda in un asfalto che è nutella! Un caldo…”
Difficile immaginarsi “le vie strette” nel centro del centro ambrosiano. Finché su quel viale tutto asfalto e cemento, che un tempo era via stretta con palazzi in mattone, su quel viale si affaccia l’autobus che dobbiamo prendere Ninfa ed io. Una scatola arancione. Con in testa il numero. Luminoso, arancione pure quello. Segna la rotta verso casa. La signora saluta. E scompare con il suo animale, meneghino doc, in una ex via stretta della città. O forse sulla tomba di asfalto di un antico naviglio.

giornalismo e marmotte

lezioni di sopravvivenza per apprendisti stregoni della notizia. (in un master, questo e altro).

l'apprendista stregone, come il navigato giornalista dalle suole consumate o dal didietro modellato sulla sedia del suo desk, teme una cosa più delle altre: prendere un buco. fare la figura di quello che non si accorge della notizia, e ci arriva dopo. per di più proponendola come fosse la super-novità dell'ultimo secondo. questo è il rischio.
a quel punto i colleghi presenti in riunione di redaz lo guarderannno con aria stranita, chiedendosi: ma questo ci è o ci fa?
e poi passeranno oltre, senza aver forse neanche il buon gusto di avvertirlo che la sua proposta ormai puzza come il pesce lasciato a marcire da più giorni.
e lui, il povero giornalista che non è cagato da nessuno? ... vivrà un momento di panico ... solo di fronte al mondo. nessuno che gli dà retta. e si sentirà come una marmotta che si è appena svegliata dal letargo, esce dal suo rifugio, vede un mondo nuovo e pensa di doverlo annunciare al mondo, mentre il mondo è già all'opera e se ne frega dei suoi fischi.

ho calcato un po' la mano? sì, decisamente. ma era tanto per rendere l'atmosfera.

augh.

...e adesso blog!

era un po' che ci pensavo. anzi, più che pensarci mi saliva la voglia di mettere su una baracca elettronica. perchè in fondo c'è anche in me un lato narciso. un lato che vuole dire la sua al mondo. forse non ogni giorno. diciamo ogni tanto. è che non sono esperta di piattaforme. blogger, wordpress, splinder, iobloggo ....bla bla bla ... "carneade, chi era costui?", tanto per far capire la reazione, lo stato d'animo verso questi termini.buoni propositi: rispecchiati già nel nome della baracca: non sapete chi è Angus Fangus? eccolo qua:



kiwi neozelandese. professione: reporter televisivo di Channel 00. hobby: rompere le balle a Paperinik. carattere: simpaticamente insopportabile. mangia male e ha sempre quel suo impermeabile sudicio che fa tanto giornalista in carriera. sta a Paperopoli, ma in fondo gli manca la sua Nuova Zelanda. Sghignazza alle spalle. Fa i dispetti. E' l'alter ego beffardo di Paperinik. insomma, un tipo che ispira tenerezza.

e in questo blog?? ... si parlerà di giornalismo e di apprendisti giornalisti, di vita quotidiana, di cose strane, di Veneto e di Milano, di master e schiscette, di dialetti italiani vari e di sogni in via di realizzazione (work in progress...), di emozioni anche.

alcune limitazioni:
1. essere brevi
2. essere originali nei contenuti
3. essere simpatici

un'avvertenza: questo è un prologo. l'inaugurazione vera e propria: più avanti. con un discorso semi-serio. prometto che mi preparo.

augh.