sabato 24 novembre 2007

Dite voi a che santo votarsi. Possibilmente non al patrono della Svizzera

Domanda: quanto ci si mette ad andare in treno da Milano a Treviso? Risposta (unica e inconfutabile): dipende. Da che? Dagli spiriti maligni. Sì, avete capito bene. È tutta colpa loro. E venerdì scorso l’unica cosa che mi ha salvato, ma solo in parte, è stata aver comprato un’indulgenza (il biglietto), e neanche plenaria – mi mancava il ticket per il regionale Mestre-Tv – qualche giorno prima di partire.

In effetti, a ripensarci, è stata proprio colpa degli spiriti maligni se:
- le prime cinque obliteratrici in cui ho cercato di annullare il biglietto, attraversando la pomposa, magnifica ed estesa Stazione Centrale ambrosiana, in una corsa affannosa per non saltare sul magico convoglio, erano guaste. (Amen. Non facciamoci prendere dal panico)
- il prodigioso treno, tariffa Intercity, è partito con 40 minuti di ritardo per guasto al locomotore. (Ri-Amen. Manteniamo i nervi saldi. Rilassiamoci. In fondo è venerdì)
- L’amico treno – che produce il 90% in meno di CO2 rispetto ad auto e aerei, secondo la pubblicità - ha subito rallentamenti durante tutto il viaggio. (Insh’allah)
- è arrivato a Mestre alle 20,25 con 70 minuti di ritardo. (Ma figurarsi se è un problema: mica ci scomponiamo per così poco noi, fruitori habitués dei chemins de fer. Oh mon Dieu!)
- Risultato: ho perso una casuale coincidenza per Tv alle 20,30 perché mi mancava il biglietto regionale. E ho aspettato 40 minuti quella successiva. Tempo totale di viaggio previsto: 3,30 h. Tempo effettivo: Cinque ore
- Oltre il danno, la beffa: non mi hanno dato nessun rimborso. In fondo avevo viaggiato con un Cisalpino. E cioè con una compagnia svizzera: Trenitalia non c’entra niente.(Caspita! Fanno pure la spia e lo scaricabarile, come Pilato)

Intanto a me, più che un normale viaggio da pendolare, sembra di aver fatto un pellegrinaggio a Santiago. Dalla prossima volta se mi propongono un treno Cisalpino gli rispondo come la pubblicità: “Sfizero? – No, Novi! Grazie!”. Il che è tutto dire, viste le condizioni di Trenitalia e delle Rfi…

A volte ritorno

Sdeng! Si informano i gentili passeggeri-lettori-ascoltatori che questo blog ha ripreso a dialogare con il cervello della sua autrice e sarà lieto di illuminarne i meandri contorti nella vana speranza di offrire qualche spunto di riflessione o semplicemente di strappare un sorriso, una lacrima, un’incazzatura a chi deciderà di spendere qualche secondo nel leggerne le righe.
… l’autrice promette inoltre, solennemente, che non scriverà più frasi lunghe come quella che ha concluso poc’anzi.
Buon soggiorno.
La direzione.