giovedì 13 settembre 2007

Un giorno di ordinaria follia

Ritratto verosimile anche se non del tutto veritiero, liberamente ispirato dall'osservazione etno-antropologica condotta da me medesima in redazione durante lo stage...

Ore 7.30, l'alba: le coraggiose e irriducibili vedette del mattino aprono i rubinetti dell'informazione. Il gruppo è piccolo e sparuto, gli occhi ancora semichiusi, l'umore non è dei migliori ... prima di mezzogiorno sono già quasi tutti divorati dai crampi della fame. Aspettano solo che arrivi il grosso della truppa per iniziare a tempestare il bar di telefonate, affinchè giunga infine il cameriere-pinguino (camicia bianca, grembiule e gilet con doppia punta dietro, tipo frac, neri) con il suo vassoio di caffè-spremmute-cappuccini-brioches ...

Ore 8.00 - Ore 9.00 - Ore 9.30, tutti ai propri posti: fa il suo ingresso, scaglionata, la maggior parte della cavalleria. Conseguenze: nei giorni peggiori già alle 9.00 non si trova più nessuna copia dei quotidiani principali nello scaffale adibito a contenitore per la mazzetta di redazione. In compenso al pomeriggio, uscendo, è facile scorgere su qualche scrivania anche due-tre quotidiani diversi, di cui si intuisce che, forse, ne è stato sfogliato solo uno. Aumenta il sottofondo di ticchettio da tastiera. Ogni tanto un gallo canta o un bimbo piccolo ride, sulle note di un loop da discoteca anni '80. Niente paura. Sono solo le suonerie dei cellulari (quella con il gallo è del mio capo!).

Ore 10,30, last but not least: furtivamente, si intrufolano ai desk gli ultimi redattori. Sono le retroguardie. Forse hanno dormito di più, ma saranno gli "ultimi a uscire", con l'onore e l'onere di finire il turno e presidiare le postazioni nel caso scoppi la terza guerra mondiale e ci sia bisogno di comunicarlo al mondo. Ma solo se succede entro le 20 di sera. Chissà se si ricordano di spegnere la luce, andandosene.
Nel frattempo, si sono già alternati tre-quattro camerieri pinguini con i loro vassoi e le tazzine coperte dalla stagnola, sennò nel trasporto si fredda tutto, ecchedìamine!

Poi tutto liscio. Gli incastri per decidere i turni del pranzo e non lasciare il forte abbandonato sono degni, però, delle più intricate strategie militari.

I pinguini vanno e vengono, intanto.

Ore 16.00: pronti, via! : le vedette del mattino hanno finito il loro compito. Scattano verso l'esterno, protese verso impegni-palestra-spesa-figli-ecc ... Il cambio della guardia non è esattamente visibile come quello di Buckingham Palace. Anzi, quelli che escono senza salutare non vengono ricambiati. Non per orgoglio. E' solo che la redazione comincia ad assumere le fattezze di un porto di mare. C'è chi viene e c'è chi va. Se si esce nel silenzio è probabile che nessuno se ne sia accorto che siete andati via.
A scanso di equivoci, sennò sembra un posto di freddi droidi, c'è comunque chi saluta e viene affettuosamente ricambiato, anche solo con un cenno della mano da chi ha ancora il didietro attaccato alla sedia e gli occhi fissi su almeno due monitor.

Ore 17,30 - 18.00 - 19.00, rompete le righe: è l'ora X. Fuori l'aria ha raggiunto ormai il picco di inquinamento quotidiano, le strade sono intasate dal traffico, bus e tram assomigliano a scatole di sardine ...

Ore 19.00 - 20.00: gli ultimi ri(n)tocchi ... all'orizzonte c'è già la donna delle pulizie.

Ps: ad allietare le danze, arrivano una tantum, come manna dal cielo, leccornie di svariato tipo, prede di missioni da inviati speciali a quattro angoli d'Europa, souvenir di vacanze esotiche o condivisione di prodotti tipici dai più svariati angoli d'Italia dopo visite più o meno vacanziere dei redattori alle rispettive famiglie. In fondo, la mamma è sempre la mamma!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che bel post.
Insomma vedo che tutto il mondo è paese. Si magna!!

Anonimo ha detto...

vista così sembra che tu ti sia divertita in fondo. e adesso che finisci lo stage cosa farai?