giovedì 21 giugno 2007

Se un mattino di giugno una stagista...

"Ho snappato il forex sull'apertura di New York. Appena esce il fullout lo traduci? Ovviamente aggiornando le quotazioni in chiave dollaro sulle altre valute."

"..."

"ce la fai?"

"sì sì". E parto. No, non mi sono drogata. E' solo che sto iniziando a capire qualcosa, un pochino, del gergo italo-economico-finanziario della Reuters. Il primo giorno la prima frase del post mi sembrava più incomprensibile di un versetto del corano scritto in lingua originale. Invece altro non è che il take (ops, il pezzo) di agenzia completo sul valore del dollaro nei confronti delle altre valute, in questo caso all'apertura della borsa di New York (ahhhhhh, direte voi). Mutatis mutandis, mi capita di fare la stessa cosa per l'apertura e la chiusura di Londra, o di scrivere degli andamenti del greggio quotato a Londra o di titoli di svariati stati (treasuries, bund, gilt, bond euro e compagnia bella).
Questo finora, dopo soli quattro giorni di stage. Un primo bilancio? ... una fatica fisica immensa, sentita soprattutto alla sera, in termini di occhi gonfi causa troppo tempo davanti al pc, gambe pesanti x scarsa circolazione e un po' di dolore alle spalle. Ma tutto sommato si può dire che faccio anche molti progressi e che mi si aprono "nuovi mondi" in continuazione. "Ho visto cose che voi ... cronisti di quotidiano -a tratti molto invidiati, non lo nego- non potete immaginare. Valute di galassie lontane che subiscono effetti di carry trade perchè a basso rendimento, impennate del greggio dovuto ai casini in Nigeria, ecc ecc ecc...".
Non riesco ad avere una visione completa, ma sospetto che possa essere una palestra molto utile. Anche se, come aspirante cronista, non credo che rimarrò in questo settore.
Cmq l'ambiente è bello. La truppa è giovane, il clima informale. Nessuno mi ha ancora fatto nessun cazziatone, anzi tutti sono gentili e pazienti. E per forza, visto che partivo dallo zero assoluto.

Ora basta, che sennò nessuno arriva a leggere fino alla fine.

Le vacanze (what is it?) sembrano già un ricordo lontano. Però prima o poi devo scrivere dell'Orchestra di piazza Vittorio e delle marmotte (vere) che ho visto a 1900 metri di quota. :-D

Stay tuned.
To soon.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

e le marmotte confezionava tavolette di cioccolato Milka per caso? :-)

Mauriz ha detto...

può essere, perchè erano grossissime. parevano vitelli. però nn ho visto la cioccolata. x me se la tenevano tutta xkè nn volevano condividerla ... egoiste!