Caldo, afa. Le arcate della stazione Centrale di Milano producono il loro gagliardo effetto serra per i viaggiatori, in attesa o di passaggio. Su ogni binario, almeno 5-6 schermi pubblicitari. Dopo quasi un'ora di attesa capisci che le pubblicità a rotazione sono sempre quelle tre: il bel George Clooney e la sua banda che ti invita al cinema per Ocean's 13. Una lavatrice talmente insonorizzata da permetterti di cantare una lieve ninnananna al tuo bimbo. E, dulcis in fundo, lo spot che non ho capito se fosse ancora per le celebrazioni del 2 giugno (peccato che fosse ormai il 4!) o per la festa delle forze armate di oggi (più probabile). Risultato: ogni quarto d'ora (anche meno) scatta in tutta la stazione l'inizio dell'inno italiano. Come se fosse uno spot pubblicitario qualunque. All'inizio non capivo da dove venisse il suono (pensavo a festeggiamenti ritardatari). Poi sugli schermi ho visto bandiere sventolanti et similia. Non so, forse in Francia me la sarei aspettata più facilmente una cosa del genere. O forse loro ci tengono di più alla Marsigliese, e non la usano come jingle da mettere a palla, che fa quest'effetto simil-patriottico.
Dettagli, mentre aspettavo ieri il trenino x Tv.
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