martedì 21 agosto 2007

"Non si fanno le nozze con i fichi secchi"

Il mio amico Paolino Paperino fa lo stagista in una radio, qui a Milano.
Il mio amico Paolino Paperino è apprendista stregone, come me.
Il mio amico Paolino Paperino è un brontolone, ma è molto versatile. Fa di tutto e di più (come la Rai, in teoria). Sforna servizi sull'uragano Dean come sui cortei dei gay.
La sua radio ha una gestione molto alla buona, a tratti rasenta il caos.
Il mio amico Paolino Paperino, invece, a tratti rasenta la crisi di nervi. Più volte ha sfiorato l'esaurimento nervoso. Come ieri. Poteva essere una bella occasione per "fare pratica" ... i boss della radio avevano deciso: inviato a Garlasco, sulle tracce del killer della 26enne Chiara. Il "caso Cogne" del momento.
Mi piace pensare che fosse un inviato super speciale, con mascherina e mantello come Paperinik.
Peccato che a Garlasco non ci sia mai arrivato. La giornata era iniziata nel migliore dei modi: pioggia torrenziale a intermittenza su tutta la Lombardia. Paperino non ha una sua auto. E' romano e non ha mai guidato nel traffico milanese. Ma la mitica redazione gli affida quattro ruote e un motore. "Vai", gli dicono, senza nemmeno una benedizione. Paperino non ci pensa. E parte. Stranamente, si perde. L'ingenuità e l'incoscienza (in senso buono) iniziale fanno piano piano spazio a un terrore che monta sempre di più nel suo animo.
"Sto guidando una macchina che non è mia, senza assicurazione, se succede qualcosa chi paga? Fateme tornà!", pensa il super eroe, giusto un filo preoccupato. E quindi, dopo due ore, fa rientro alla base. Ma mentre pregustava già di poggiare le chiappe sulla morbida poltrona della sua postazione, il boss lo rispedisce fuori. "A Garlasco s'ha d'andare", tuona con fare manzoniano. "Piglia il treno!".
Paperino vola in stazione, e prende il treno. Che però ferma a Vigevano, mica a Garlasco. Tutti i giornalisti sono nel paesino che da giorni è sotto i riflettori dei i media nazionali. Lui è solo e lontano. La sua è una radio "avventurosa", "informale". All'inizio era felice di essere lì in stage. Peccato che la sua radio sia talmente informale da non volergli pagare nemmeno un taxi per arrivare dove i suoi colleghi e concorrenti sono già da un pezzo. In fondo, 50 euro sono troppi per le finanze dell'emittente: meglio muoversi con i mezzi pubblici! Ma treni e corriere per il borgo campagnolo, "teatro del delitto", passano con la cadenza di un'era geologica...
A Paperino non rimane che tornare in redazione. Comandanti dei carabinieri e magistrati non si degnano nemmeno di rispondergli. "E chi m'aveva mai visto, di loro? Ci fossero stati i colleghi, almeno! Ma erano tutti a Garlasco!", racconta sconsolato.
E, seduto sulla poltrona del suo desk, gli occhi fissi sull'Ansa, ricama il suo servizio standard ispirandosi alle agenzie uscite nel frattempo.
Lui non avrebbe voluto, ce l'aveva messa tutta. Sentiva che l'occasione era ghiotta, che avrebbe potuto avere il suo spazio e cercare un taglio orginale per la sua cronaca.
E, mentre alla fine si prepara ad andare in voce, non gli resta che pensare, scorato, che in fondo "Non si possono mica fare le nozze con i fichi secchi".

1 commento:

Valeria ha detto...

questo eroe mancato dei tempi moderni mi sta già molto simpatico!...solidarietà solidarietà solidarietà!