venerdì 20 luglio 2007

Quel panama bianco ...

Taccuino, penna, pantaloni sempre chiari, come la camicia, solitamente di lino. Scarpe grosse e a volte, - orrore! - calzino bianco di spugna. Occhi azzurro ghiaccio, mascellone alla Ridge Forrester, alto e robusto non come un giocatore di rugby, ma poco ci manca. E, soprattutto, in testa un panama bianco con passante nero. In fronte non c'è scritto niente, ma tu ci leggi lo stesso, a chiare lettere: "sono un anglosassone in Italia, forse per sbaglio".

Chi è? Mister S., uno delle bestie della redazione. Ho avuto la scrivania di fronte alla sua per tutta la prima settimana di stage. Non mi ha degnato di uno sguardo, figurarsi un 'ciao'. Impassibile, imperturbabile, con la sua voce sicura ma un po' cavernosa lo vedi quasi sempre attaccato al telefono intento a fissare interviste e appuntamenti a destra e a manca con direttori di aziende e banche o, in loro mancanza, con l' "a.de.", l'amministratore delegato.
Però mi è stato simpatico fin da subito. Quasi ci ero rimasta male quando è sparito. In ferie per una settimana. Dove? In Toscana, no? L'apoteosi dello stereotipo turistico: il binomio inglesi-Toscana! E io me lo sono immaginato girare tra San Patrignano, Siena e Montalcino con il suo panama che più inglese di così non si può. Più inglese della regina, più inglese di Tony Blair che mi pare si sia comprato pure una villa fra i colli italici, più inglese del "paziente inglese" o di Anthony Hopkins-Hannibal Lecter in versione fiorentina.
Insomma, una mattina, al suo ritorno, senza alcun preavviso, ha alzato gli occhi e mi ha detto "Buongiorno!".
La cosa, sommata a quel suo rossore che voleva assomigliare a una tiepida abbronzatura, mi ha quasi sconvolto. In effetti poi non mi pare che l'abbia più fatto. Solitamente saluta la truppa inglese e snobba un po' quella italiana.
Però, devo dirlo, mi ha quasi commosso.

AGGIORNAMENTO DEL 31 LUGLIO
PRECISAZIONE: si aggiungono tasselli su Mister S. ... restingiamo la definizione "anglosassone" a "ammmerrricano di Kansas City" ... ostrega!
PRECISAZIONE 2: tutta la redazione italiana lo detesta. Ma come??? Lui, che è il ritratto sputato della simpatia!!!

3 commenti:

Valeria ha detto...

ciao patata! Questo spaccato della tua vita lavorativa mi è proprio piaciuto! Qui a dublino funziona un po' al contrario..parlare italiano è molto glamour!
Ti lascia anche qui il messaggio che su www.audublin.blogspot.com ho istituito il mio blog. ti aspetto lì per due ciaccole (dai la comunicazione anche a Franccceskko please!).
Un abbraccio grande quanto una cisterna di guinness!
vale

Valeria ha detto...

Sorry mauriz! mistake risolto! non avevo effettivamente neppure provato a vedere se funzionava il tuo link, ma ora è tutto ok. per quanto riguarda l'altra difficile questione... ovviamente sono UNA BLU NATURALE!!
Baaaaasetti!

Anonimo ha detto...

forse tra un cantuccio e un vin santo, gli è stato spiegato che agli italiani non fa schifo essere salutati.
Cosa vuoi, è inglese...non capisce.
( e qua ci starebbe lo stacchetto di Olmo)