martedì 19 febbraio 2008

Vigilia



"Drriiinnn"- "Sono la zia. A che ora è domani la laurea, allora?"
"Non so, non prima delle 11,30, dice il laureando. Ci sono otto discussioni della specialistica e poi c'è lui, che è il primo delle triennali. Facciamo alle 11 per scrupolo, va".
"Ok, a domani".
Clic.
"Drriiinnn"
- "Sono la nonna. Volevo fare gli auguri a tuo fratello. Sai, sono troppo vecchia per venire fin lì domani. Ah, sta ripassando? Va beh, salutamelo e digli che prego tanto per lui".
Clic.
"Drrriiinnn"- "Sono l'amico di famiglia. Allora, a che ora è domani? Undici o 11,30? Decidetevi, casso! Ok, facciamo 11,15"
Clic.
"Drriiinnn"- "Sono l'altra zia. Sì, allora, per il rinfresco ho preparato dieci torte salate, venti dolci e trenta litri di caffè"
"Ma zia, tranquilla, non serviva ..."
"No, no, mi spiace solo non poter fare di più".
"Va benissimo così, grazie mille".
Clic.
"Drrriiinnn""Sono l'amica. Ma domani mattina dobbiamo trovarci prima per preparare gli scherzi?"
"No, venite direttamente"
"Ma alle 11 o alle 11,30?"
"Facciamo 11,13 e 25 secondi, tanto per star sicuri".
Clic.

C'è sempre una prima volta per tutto. La vigilia della laurea del fratellino (si fa per dire) minore è un'esperienza che mi mancava. Ma non è finita qui.
Ora mi attende almeno un'ora da pubblico-cavia-silenzioso, mentre lo ascolto ripetere e mettere a punto il discorso per domani. Che mi replicherà la mattina, prima di partire ... aaaaarrrrgggghhhh!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Praticamente fai da ufficio stampa a tuo fratello