Ormai è passato quasi un mese da quando è arrivato.
E ha fatto strage di cuori.
Di tutti e quattro i poveri cuori umani di questa casa. Che si stringono e impietosiscono ogni volta che lui ti guarda con il suo bel faccino.
Sgrana gli occhioni, sbatte le orecchie. E due volte su tre caccia uno sbadiglio colossale che gli vedi pure l'intestino pigro.
Non è un gatto.
E' tante cose insieme.
E' rosso come un comunista.
Mangia come un socialista.
E' pigro come il più degno dei fannulloni osteggiati da Brunetta.
Nell'ordine, i suoi posti preferiti per dormire sono: la mia pancia e le mie gambe quando sto seduta a studiare. Il divano di fronte alla tv. Il pouf. Qualsiasi coperta dove infossarsi e coprirsi il muso con le zampe mentre si appallottola più di un riccio sulla difensiva.
Sospetto che mia madre, per tentare di riportarlo in qua da questa malattia del sonno congenita, gli metta la RedBull nella pappa. Perchè ogni tanto si mette a saltare come un artista circense. Insegue mosche immaginarie. Sale sulla ringhiera del terrazzo rischiando la pelle ogni volta. Entra nella lavastoviglie aperta. Si arrampica sugli alberi del giardino. E pure su di me. Tanto per farsi le unghie. Salvo strusciarsi come il più grande dei ruffiani quando è l'ora della pappa.
Sarà per questo che ci siamo già tutti innamorati di lui.
Un'ultima cosa. Ha detto che si chiama Miele.
Però, come tutti i nobili, ha tanti altri nomi: Brutto Nano, Bestia, Belva, Patatone, ecc ecc ecc
Nessun commento:
Posta un commento